Protocollo accoglienza alunni stranieri
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Filippo Grimani”
Via Canal, 5 – 30175 VENEZIA MARGHERA
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA
ALUNNI STRANIERI
A.S.2014/15
Approvato dal Collegio Docenti il 20 marzo 2015
Allegati:
Segreteria scheda alunno
Gruppo Accoglienza questionario genitori
Gruppo Accoglienza verbale
Vademecum per la mediazione la mediazione linguistica culturale
PREMESSA:
Cos’è il Protocollo
Il Protocollo è un documento deliberato dal Collegio dei Docenti che consente di attuare le indicazioni normative riguardanti l’inserimento degli alunni stranieri; stabilisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica; definisce le diverse fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento.
Il Protocollo è uno strumento operativo che può essere integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
FINALITÀ
Mediante il Protocollo di Accoglienza, il Collegio Docenti si propone di:
definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri;
facilitare l’ingresso degli alunni di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo contesto;
favorire un clima di accoglienza e attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli ed offra pari opportunità;
costruire un contesto favorevole all’incontro tra varie culture;
entrare in relazione con la famiglia immigrata;
promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale, nell’ottica di un sistema formativo integrato.
RIFERIMENTI NORMATIVI
C.M. n. 4223 del 19/2/2014: Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
C.M. n.8 del 6 marzo 2013: Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” INDICAZIONI OPERATIVE
C.M. n. 2 dell’8 gennaio 2010: Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana
DPR n. 122 del 22 giugno 2009: Gazzetta ufficiale del 19 agosto 2009 – Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia
Documento di indirizzo Ottobre 2007: La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri
Decreto ministeriale n. 139 del 2007: Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione
Decreto Ministeriale dell’interno del 23 aprile 2007: Carta dei valori, della cittadinanza,
dell’integrazione
C.M. 2006:”linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri
D. Legislativo n. 76 del 2005: Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione
C.M. 221 del 2.10.2000: Scuole collocate in zone a forte processo immigratorio
DPR. n. 394 del 31 agosto 1999, articolo 45: Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n° 286
Legge n. 40 del 1998, art. 36: Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero
D. Legislativo n. 286 del 1998, art. 38 art.43: Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulle condizioni dello straniero
C.M. n. 205 del 26/7/1990: La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri. L’educazione interculturale
C.M. n. 301 dell’ 8/9/1989: Inserimento degli stranieri nella scuola dell’obbligo.
ASPETTI DELL’ACCOGLIENZA
1 . Amministrativo-burocratico (iscrizione)
2 (v. linee guida del febbraio 2014)
3 . Comunicativo-relazionale (conoscenza)
4 . Educativo-didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, inclusione)
5 . Sociale (collaborazione col territorio)
CHI RIGUARDA IL PROTOCOLLO
Il Protocollo riguarda tutto l’Istituto:
tutti gli alunni, italofoni e non, dell’Istituto, le famiglie degli alunni; tutte le figure professionali della scuola; le figure professionali esterne che intervengono a sostegno dell’inclusione (mediatori, facilitatori, volontari).
FIGURE ISTITUZIONALI COINVOLTE E LORO COMPITI
Segreteria
individua al proprio interno un referente per gli alunni stranieri che collabora con la Funzione Strumentale;
fornisce una prima informazione alla famiglia sull’organizzazione delle scuole dell’Istituto Comprensivo (iscrizione, orari, rientri, mensa,…avvalendosi eventualmente anche di materiale esplicativo in lingua o di un mediatore), per permettere una scelta consapevole;
acquisisce una prima informazione sull’alunno e la famiglia;
iscrive l’alunno/a (v. art.2.1. delle Linee guida 2014);
raccoglie documenti e autocertificazioni (v. art. 2.2.delle Linee guida 2014) relativi a: iter scolastico precedente, opzione religione;
comunica l’arrivo del nuovo alunno straniero alla Funzione Strumentale, fornendo tutte le informazioni necessarie per coordinare l’inserimento (scheda informativa alunni)
dispone che vengano fornite le fotocopie dei materiali necessari all’inserimento (schede di rilevazione e prove d’ingresso) al Gruppo Accoglienza.
Dirigente Scolastico
individua le risorse professionali;
propone iniziative;
promuove l’aggiornamento e la formazione;
cura i rapporti con le reti di scuole;
stipula accordi con esperti esterni;
stimola la responsabilizzazione del Collegio Docenti e degli Organi Collegiali;
decide in merito a situazioni problematiche;
assegna gli alunni alla sezione/classe;
collabora con la FS e la Commissione Accoglienza/Intercultura.
Collegio Docenti
approva e aggiorna il Protocollo di Accoglienza;
nomina la Commissione Accoglienza;
approva progetti, iniziative, proposte, progetti e interventi.
Funzione strumentale per l’Intercultura
è punto di riferimento e collabora con il Dirigente Scolastico, la Segreteria, gli insegnanti, le famiglie
coordina la commissione Accoglienza/Intercultura;
propone l’aggiornamento, l’arricchimento e la catalogazione del materiale didattico e informativo
cerca utili contatti con il territorio;
collabora con le altre Scuole del territorio ;
formula proposte al Dirigente Scolastico e alla Commissione in merito all’utilizzo di possibili risorse
fornisce ai docenti informazioni e indicazioni in merito ai corsi di formazione e aggiornamento in materia di accoglienza ;
coordina gli inserimenti e l’intervento degli operatori esterni (mediatori, facilitatori, esperti);
coordina le attività dei progetti per l’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri;
propone attività ed iniziative per favorire l’intercultura;
coordina le iniziative per contrastare la scarsa frequenza e la dispersione scolastica.
Commissione Intercultura
ha delega del plesso di riferimento, è nominata annualmente e rimane in carica sino alla successiva nomina;
è composta da almeno un docente per ogni plesso scolastico;
predispone e aggiorna il Protocollo di Accoglienza che viene approvato dal Collegio dei Docenti (DPR 394 del 31/08/99, art 45);
collabora con la Figura Strumentale;
predispone indicazioni chiare per rendere operative le varie fasi dell’accoglienza;
ricerca schede informative sulla scuola dei Paesi d’origine dell’alunno/a straniero/a;
ricerca, prepara, aggiorna schede per la rilevazione delle abilità e delle competenze in entrata, facendo riferimento sia ai test presenti nei siti specializzati (nelle lingue d’origine degli alunni e in lingua italiana), che alle prove d’ingresso generalmente utilizzate nelle classi;
fornisce al Collegio Docenti indicazioni utili alla valutazione, in base alle normative vigenti.
Gruppo Accoglienza
E’ così composto: Dirigente Scolastico, F.S. Intercultura, referente della segreteria, referenti della Commissione Intercultura per i rispettivi ordini scolastici e/o docente coordinatore della sezione/classe, se già definita; per la scuola secondaria di primo grado si possono aggiungere i docenti delle materie (Lettere, Lingua straniera, Matematica), per le quali si intende svolgere il test d’ingresso.
è convocato dalla F.S. E si riunisce in caso di iscrizione di alunni neo arrivati in Italia (da 0 a 1 anno). In caso di iscrizioni nel periodo estivo, i gruppo si riunisce nel mese di settembre.
Ad inizio anno si individua il giorno della settimana e un luogo di possibile convocazione del G.A.
Nell’impossibilita’ di convocarlo entro breve tempo, l’alunno e’ inserito nella classe corrispondente all’età anagrafica nella sezione indicata dal dirigente scolastico.
Consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe
promuove iniziative atte a ottenere una buona integrazione dell’alunno straniero;
presenta indicazioni sull’utilizzo delle possibili risorse interne ed esterne per lo svolgimento dei progetti;
promuove, laddove sia possibile, laboratori linguistici e/o operativi, propone interventi di recupero, coinvolgendo le famiglie;
suggerisce adattamenti dei programmi di insegnamento.
Docenti di sezione/classe
La presenza di alunni provenienti da altri Paesi implica per tutti gli insegnanti una sensibilizzazione ai temi e ai problemi relativi all’educazione interculturale ed è stimolo per percorsi di aggiornamento o di formazione individuale che prevedano ad esempio l’utilizzo di strategie didattiche appropriate ad una classe multilingue e multilivello.
tutti i docenti della sezione/classe contribuiscono all’elaborazione del piano didattico riguardante l’alunno neo arrivato ;
svolgono verifiche in ingresso e in itinere per valutare i progressi dell’alunno;
individuano modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per le varie discipline;
se l’alunno è neo arrivato in Italia, richiedono l’intervento del mediatore linguistico- culturale, secondo le modalità indicate sotto; avvisano il Servizio in caso di assenza dell’alunno; compilano la scheda di valutazione dell’intervento;
svolgono un primo colloquio approfondito con la famiglia dell’alunno, in cui spiegano il funzionamento e le regole della scuola, con l’aiuto, se necessario del mediatore linguistico-culturale.
se necessario, prevedono e programmano assieme al mediatore linguistico un percorso individualizzato, anche con temporanea esclusione dal curricolo di alcune discipline che presuppongono una più ampia competenza linguistica. In sostituzione possono prevedere attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico e/o disciplinare; La lingua italiana può valere come seconda lingua straniera.
programmano con la Commissione percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili (facilitatori, docenti con ore a disposizione, volontari…), in orario scolastico ed extra scolastico.
Il mediatore linguistico-culturale
L’intervento va richiesto, tramite la segreteria, o dalla FS, o dal referente della Commissione Accoglienza o dagli stessi insegnanti (da stabilire, secondo le indicazioni fornite del Servizio all’inizio dell’anno scolastico) al Servizio Immigrazione e Promozione dei Diritti di Cittadinanza e dell’Asilo – U.o.c. Interventi Socio Educativi per Famiglie e Minori Immigrati del comune di Venezia per i seguenti interventi:
mediazione linguistico-culturale: colloquio preliminare per alunni neo arrivati (ricostruzione competenze e colloquio con famiglia: 2 ore);
accoglienza in classe per alunni stranieri neo arrivati (le ore assegnate comprendono: 1 ora colloquio scuola/famiglia, 2 ore per ricostruzione competenze e test d’ingresso, 4 ore prima accoglienza alunno a scuola);
proseguimento dell’intervento di accoglienza in classe;
colloquio scuola/famiglia per motivi non legati all’inserimento;
gestione situazioni complesse;
presenza in assemblee informative.
Si ricorda che la scheda di intervento deve essere compilata in ogni sua parte.
Si sottolinea che colloqui scuola-famiglia con il mediatore richiedono un tempo adeguato. Si sconsiglia quindi di svolgerli assieme a quelli bimestrali con tutte le famiglie. Si ricorda inoltre che è molto importante soprattutto il primo colloquio per la conoscenza dell’alunno e della sua famiglia, Durante questo colloquio, da svolgere al più presto, si potranno spiegare con chiarezza le regole ed il funzionamento della vita scolastica, raccolte in un volantino tradotto in varie lingue (da aggiornare periodicamente da parte della Commissione, su suggerimento dei docenti).
PROCEDURE
1. La segreteria, ricevuta la richiesta di iscrizione da parte della famiglia dell’alunno, verifica se questa sia in possesso della certificazione scolastica precedente (oppure l’autocertificazione convalidata dalle autorità competenti) e vi sia posto nella classe relativa all’età dell’alunno e/o in quella precedente o successiva. Compila la scheda informativa.
2. Avvisa il Dirigente Scolastico, la Funzione Strumentale (a cui fornisce la scheda informativa) e la collaboratrice di plesso del nuovo arrivo.
3. Chiede ai genitori di preparare la documentazione necessaria all’iscrizione.
4. La F.S. per l’Intercultura , sentita la referente di plesso della commissione Intercultura, concorda un appuntamento con i genitori e il bambino, possibilmente entro una settimana. Se i genitori non parlano la lingua italiana, si richiede la presenza di un mediatore linguistico.
5. Il Gruppo Accoglienza, composto dal referente di plesso per l’Intercultura, la FS e/o l’insegnante coordinatore di classe o di plesso (specialmente nella scuola secondaria),
incontra i genitori per un colloquio, con la presenza del mediatore, se necessario.
raccoglie le informazioni sull’alunno, compila il questionario del colloquio con i genitori e il verbale d’accoglienza da inviare al Dirigente;
fornisce le informazioni basilari sul funzionamento della scuola;
somministra i test d’ingresso per valutare le competenze dell’alunno in lingua lingua italiana e, se possibile, in altre discipline, con la presenza dei relativi insegnanti.
6. Assegnazione alla classe e alla sezione (con la delega del Collegio Docenti).
La proposta di assegnazione alla classe corrispondente all’età o inferiore da parte del Gruppo Accoglienza, viene fatta tenendo conto degli elementi raccolti (età dell’alunno, presenza di documentazione scolastica, prove d’ingresso, dichiarazione della famiglia). La non conoscenza della lingua italiana non è elemento sufficiente per l’assegnazione ad una classe inferiore.
Il Dirigente, viste le informazioni ricevute, dispone l’inserimento dell’alunno nella classe e nella sezione, tenendo conto possibilmente di tutti i fattori in base ai quali ci può essere o meno beneficio per l’inserimento:
numero degli alunni;
ripartizione degli alunni nelle classi, cercando di evitare di formare classi o sezioni con predominanza di alunni stranieri rispetto alle altre;
presenza di situazioni problematiche;
presenza di altri alunni neo arrivati;
presenza di altri alunni provenienti dallo stesso paese (tenendo conto che a volte questo fattore può essere in alcuni casi di distrazione circa l’apprendimento della lingua italiana, in altri può essere di sostegno).
7. Il Dirigente comunica (personalmente o tramite coordinatore di plesso) agli insegnanti interessati, l’assegnazione alla classe e alla sezione.
8. La segreteria riconvoca i genitori per il perfezionamento dell’iscrizione e comunica il giorno e l’orario di frequenza concordato precedentemente con i docenti.
9. Il team dei docenti predispone l’accoglienza del bambino in classe.
Concorda con la segreteria il giorno e l’orario dell’inserimento da comunicare alla famiglia;
fornisce, l’elenco del materiale scolastico necessario;
informa gli alunni dell’arrivo del nuovo compagno;
predispone un clima accogliente;
individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per le varie discipline; prevede la possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati di supporto in piccolo gruppo, insieme ad altri alunni di altre classi, anche in orario curricolare, tenendo presente che l’apprendimento della lingua italiana è prioritario e necessario agli altri apprendimenti; appena possibile, e se necessario, inserisce il bambino in un gruppo di italiano L2 (attivato con i fondi dell’art. 9 o altri) o di facilitazione linguistica; mantiene i contatti con i docenti o gli esperti che seguono l’alunno nelle attività di apprendimento della lingua italiana
10. Il team dei docenti chiede il più presto possibile la mediazione linguistico- culturale (inviando il modulo disponibile nel sito) per la prima accoglienza in classe e per il primo colloquio con la famiglia, in cui spiegare con cura le regole della scuola (orario scolastico, puntualità, controllo del libretto personale, giustificazioni, assenze, normativa sulla frequenza scolastica …) e le scelte educative e didattiche programmate.